Gli I.S.A. (Indicatori Sintetici di Affidabilità) , sono il nuovo strumento Fiscale per calcolare l’affidabilità di un contribuente per premiarlo, ma anche per far emergere spontaneamente eventuali maggiori redditi imponibili, nella prospettiva di una possibile collaborazione tra contribuenti e fisco, tramite assistenza, avvisi e comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ma di fatto sembrano sostituire i vecchi Studi di Settore.
Un buon rapporto tra contribuenti e fisco è senz'altro lodevole se uno Stato moderno cerca di limitare i conflitti e il contenzioso a suon di carte bollate, ricorsi e azioni Legali.
Lodevole sensibilizzare il contribuente a una maggiore giustizia distributiva utilizzando le imposte in modo che anche i cittadini più deboli possono vivere in uno stato di diritto più equo, che si concretizza con un Apparato Statale che non abbia costi strutturali elefantiaci, dove di fatto le tasse finiscono per coprire i costi e non siano poi sufficienti per l'equa distribuzione.
Molto spesso i principi di equità fiscale, che si leggono nella riforma fiscale del 1973 o nello Statuto del Contribuente, sono stati piegati alle esigenze di gettito, come abbiamo spiegato in questo stesso Blog. (http://www.btstudio.eu/blog/2016/05/12/LOscurantismo-Fiscale-.aspx).
Oggi il sistema fiscale è ancora farraginoso e bizantino, quasi più attento ad applicare sostanziose multe, per violazioni meramente formali o di norme assurde, che non a scovare l'effettiva base imponibile sottratta dal contribuente all'imposizione fiscale.
Cosicché i contribuenti sanzionati e bastonati si sono sentiti autorizzati a sottrarsi all'obbligazione tributaria, utilizzando mezzi e tecniche di risparmio fiscale di qualsiasi tipo.
Il superamento degli Studi di Settore e l'adozione degli ISA va nella direzione del cambiamento del rapporto tra Fisco e Contribuente.
Infatti alla base degli Studi di Settore c'era l'ottica sanzionatoria tipica del vecchio rapporto.
I nuovi ISA, invece, superando la sanzione, sembrano basarsi piuttosto sull’idea di premiare i contribuenti più virtuosi.
L'ISA sarà espresso con un numero da zero a dieci; un buon indice, tra otto e dieci, garantirà in modo semplice e trasparente una serie di vantaggi fiscali, tra i quali:
la minore attesa per i rimborsi di eventuali crediti fiscali;
l’esclusione da certi adempimenti e da alcuni accertamenti;
i termini di prescrizione più brevi.
L'ISA:
tiene conto del comportamento del contribuente in un maggior periodo di tempo, considerando fino a otto anni di storia fiscale del contribuente;
risulta più centrato sul soggetto, anziché sul suo settore di attività;
appare più trasparente verso il contribuente, a cui verrà tempestivamente comunicato; qualora l’ISA risultasse sfavorevole, non determinerà automaticamente una sanzione: infatti potrebbero esistere mille ragioni plausibili per cui un singolo contribuente potrà legittimamente sostenere di non aver guadagnato nulla o di aver subito una perdita in un determinato periodo d’imposta.
L'Agenzia delle Entrate intende attivare entro dicembre i primi settanta ISA; altri sono previsti a stretto giro entro il 2018; e a mano a mano che essi entreranno in vigore, prenderanno il posto dei corrispondenti Studi di Settore.
Ma osservando i cambiamenti del fisco italiano (in particolare la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, l’accesso ai conti correnti bancari dei contribuenti, la fatturazione elettronica obbligatoria anche fra i privati a partire dal 2019, e in ultimo questi nuovi ISA), confessiamo il timore che esso si trasformi in un oscuro grande fratello, come già anticipato sul nostro Blog:
http://www.btstudio.eu/blog/2016/12/01/Lo-spionaggio-fiscale.aspx.
Ma volendo essere fiduciosi, speriamo invece che dal cambiamento di prospettiva derivi un mutamento sostanziale di atteggiamento, sia da parte del fisco che da parte dei contribuenti, nell'ottica di una equità fiscale.
Non sappiamo se più giusta la frase “pagare tutti per pagare meno” oppure “dare a Cesare quello che è di Cesare” (Reddite quae sunt Caesaris Caesari et quae sunt Dei Deo).
Aspettando l’entrata in vigore dei provvedimenti, in un panorama fiscale in continuo e veloce cambiamento, conviene tenersi informati; per questo continuate a leggere gli articoli del nostro Blog.
Molti ritengono che queste innovazioni incideranno profondamente sullo stesso rapporto tra il professionista e i suoi clienti.
Restiamo quindi a Vostra disposizione per chiarire ogni vostro dubbio in proposito.
Il nostro studio legale e tributario, infatti, segue l’evoluzione della normativa e della prassi, per poter offrire ad ogni cliente la soluzione più adatta al suo caso.
A pensarci per tempo si evitano sorprese… soprattutto quando, come nella nostra era digitale, la situazione muta velocemente e a tempo di bit.